Anno C – VIII Domenica dopo Pentecoste

1Sam ,1-22a Sal 88 (89) 1Tim 2,1-8 Mt 22,15-22

Tanto più un racconto o una frase di Gesù sono diventati famosi, quanto più è facile che essi siano stati travisati e abusati, perdendone il significato originario.
E’ importante allora che ci interroghiamo sul loro senso originario: cosa ha detto e cosa è accaduto a Gesù.
La prima osservazione che facciamo è che gli interlocutori di Gesù cercano un tranello. Questo sarà importante per capire la risposta di Gesù. Perché quanto Gesù afferma dipende dall’intenzione di chi chiede. Gesù potrebbe anche non voler rispondere a tutte le nostre domande e a tutte le cose che noi vorremmo sapere.
La domanda è cotruita in modo tale che qualsiasi risposta dia Gesù, lui si troverebbe in errore. Se risponde che è lecito il tributo a Cesere verrebbe accusato dal popolo oppresso dai romani. Se risponde che è illecito sarebbe denunciato dai romani.
Cosa accade allora? Accade che Gesù mostra che i suoi interlocutori con la scusa di quella domanda mostrano di essere in errore. Perché fuori dal tempio, sulle gradinate, stavano apposta dei cambiavalute, devoti ebrei che permettevano di cambiare i soldi per non entrare nel tempio con immagini pagane. Gli interlocutori di Gesù hanno loro stessi in tasca dei sodi romani e non hanno osservato quella norma. Rendete a Cesare, significa allora non entrate nel tempio con i soldi di cesare. Resti fuori di qui chi porta qui dentro il mondo di Cesare.
La fede non accetta compromessi. La logica di Dio non è la logica di cesare.
La comunità dei cristiani deve essere lo spazio dove accade la logica di Dio, e resta fuori la logica di Cesare.
La logica di cesare è la logica dei propri diritti e della propietà personale. La logica di Dio è la logica della condivisione. La logica di Cesare è qualla del dominio, quella di Dio è la logica del servizio. Tra i due mondi non è dato nessun punto di compromesso.
La logica di Cesare ti fa credere che il massimo si ottiene nella realizzazione dei propri impulsi e nella ottimizzazione delle propria gratigficazione – a bassa prezzo. La logica di Dio è disposta a dare la propria vita per un altro.
Da Cesare ogni monata ha un prezzo di ingiustiazia, ma non importa alla logica di cesare, importa che il suo prezzo sia nascosto agli occhi di chi li utilizzi.
Non è una cosa nuova per Israle. Anche la manna e la regalità, non erano proprio il fidarsi della logica di Dio. Sarà una utopia che lo spazio della comunità dei credenti viva di una logica diversa da quella del mondo, da quella di Cesare?
Forse, ma questo ci dice il Signore. E si viene a messa per realizzare questa logica, non per prendere qualche cosa, ma per donare le cose migliori di noi, fosse anche la nostra sola presenza.
E chi non si fida di questa logica è inutile che faccia domande al Signore perché lui non rispode. E accadrà invece che ci scopriremo già in errore, con le tasche piene di monete dove non dovremmo.